Skip to content

Sviluppo sostenibile, quando il futuro del Pianeta è il benessere delle persone

Sostenibilità ambientale, sociale e economica. Un iter unico e multi-sfaccettato per la salvaguardia del Pianeta e la promozione del benessere dei singoli popoli

Di cosa parliamo quando citiamo la “sostenibilità”? erroneamente, il termine viene associato alla dimensione “green” ovvero puramente ambientale. Si tende quindi a pensare ad un futuro sostenibile come un futuro in cui l’industria riduce il suo impatto ambientale, minimizza le emissioni, favorisce le energie rinnovabili. Questo è vero, ma solo in parte.

Sotto l’ombrello della sostenibilità vi sono infatti principi che riguardano anche i diritti umani, l’alimentazione, l’inclusione sociale, lo sviluppo culturale. Sono riassumibili nei 17 obiettivi dell’Agenda 2030 sottoscritta dai 193 Paesi membri dell’ONU nel settembre 2015. 17 “goals”, immersi in un grande programma d’azione che vede un totale di 169 traguardi da raggiungere entro il 2030, come la lotta alla povertà, eliminazione della fame, contrasto al cambiamento climatico.

Gioals ambiziosi ma necessari, per promuovere un cambiamento reale e garantire un futuro sostenibile a 360 gradi per le generazioni del presente e del futuro. Un cambiamento che passa attraverso impegni internazionali, politici ed economici, ma anche individuali, dove ogni piccolo gesto gesto conta per la creazione di nuovi paradigmi di sviluppo e crescita.

Time4child, fin dalla sua nascita, ha sempre creduto fortemente nel ruolo della formazione e della discussione, al fine di creare una conoscenza condivisa e mettere in moto le idee che possono davvero contribuire alla creazione di un futuro migliore. Con lo stesso spirito siamo presenti all’interno dell’undicesima edizione di Make Faire Rome, dal 20 al 22 ottobre, con “Future Makers 4 Sustainability”.

Diciassette sono gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile- Sustainable Development Goals- in un grande programma d’azione che vede un totale di 169 traguardi da raggiungere entro il 2030, come la lotta alla povertà, eliminazione della fame, contrasto al cambiamento climatico.

COME NASCE LA SOSTENIBILITÀ

Il termine “sostenibilità” è stato ufficialmente utilizzato durante la prima conferenza ONU sull’ambiente, accompagnato da una definizione che l’identificava come un modello di sviluppo “in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri”.

Il futuro è, infatti, un tema ricorrente. Basti pensare che nel 1987, durante la presentazione del Rapporto Brundtland, Gro Harlem Brundtland, allora presidente della Commissione mondiale su Ambiente e Sviluppo, presentò il rapporto “Our common future” creando una linea guida per lo sviluppo sostenibile basata su dei pilastri tematici e valida ancora oggi.

Della sostenibilità se ne parla, quindi, da un po’, tanto che negli anni ha ampliato il suo raggio d’azione.

LE 5P

Gli obiettivi si inseriscono all’interno di 5 aree di intervento, chiamate le “5P”, ciascuna contenente sia Scelte Strategiche che Obiettivi Strategici per il nostro Paese che, integrandosi all’Agenda Europea 2030, “richiamano alla profonda interrelazione tra dinamiche economiche, crescita sociale e qualità ambientale, aspetti conosciuti anche come i tre pilastri dello sviluppo sostenibile”.

Esse sono:

Persone: contrastare povertà ed esclusione sociale e promuovere salute e benessere per garantire le condizioni per lo sviluppo del capitale umano;

Pianeta: garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali, contrastando la perdita di biodiversità e tutelando i beni ambientali e colturali;

Prosperità: affermare modelli sostenibili di produzione e consumo, garantendo occupazione e formazione di qualità;

Pace: promuovere una società non violenta ed inclusiva, senza forme di discriminazione. Contrastare l’illegalità;

Partnership: intervenire nelle varie aree in maniera integrata.

Per comprendere al meglio i criteri, è fondamentale avere ben chiari i tre pilastri ESG – Environmental, Social, Governance- che rappresentano le colonne portanti della sostenibilità moderna.

I PILASTRI ESG

Environmental

La sostenibilità ambientale è influenzata da diversi fattori che possono avere un impatto reale sull’equilibrio ecologico e sulle capacità del Pianeta di sostenere la vita. Affinché essa si realizzi, è necessario che vengano raggiunti alcuni obiettivi chiave come il ridurre le emissioni di gas serra, incrementare la produzione e l’utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili, attuare politiche di salvaguardia delle biodiversità, incrementare le politiche di agricoltura sostenibile, coinvolgere le comunità e promuovere l’economia circolare.

Social

La sostenibilità sociale presta particolare attenzione al benessere delle persone e delle comunità, promuovendo l’equità, i diritti umani, l’istruzione, la salute e il lavoro. L’obiettivo principale è creare società che siano inclusive e che preservino la coesione sociale e la giustizia. Per tale motivo, la promozione di politiche per il rispetto dei diritti umani, l’adozione di pratiche che valorizzino la diversità e l’interculturalità, la creazione di ambienti di vita e sviluppo sicuri e giusti e il miglioramento delle condizioni di salute e benessere psicofisico delle persone, sono gli obiettivi principali da raggiungere.

Governance

La sostenibilità economica promuove attività economiche che preservano il benessere a lungo termine, creando equilibri tra crescita economica, efficienza delle risorse, equità e stabilità finanziaria. Infatti, per rendere sostenibile un sistema economico è di assoluta importanza favorire la generazione di fonti rinnovabili, promuovere modelli economici basati sull’economia circolare e incoraggiare l’efficienza energetica. Una gestione sostenibile delle risorse di un paese garantisce il minimo impatto ambientale, l’equità sociale e un’economia resiliente.