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Mare, sole e…SPF!

Andare in vacanza è un momento molto atteso da grandi e piccini. Proteggersi bene dai raggi solari è fondamentale per godersi in sicurezza le ferie e i momenti più belli.

La sabbia, il mare, le passeggiate in montagna, tutte cose che ci fanno divertire e rilassare eppure la nostra pelle è continuamente esposta a possibili pericoli se non la si protegge con creme adeguate.

Adele, conosciuta sui social come “Il giardino di Adele”, lo sa bene tanto che la sua sigla preferita è “SPF”.

Una chiacchierata alla scoperta del Sun Protection Factor e di tutti i consigli per proteggere la pelle in vacanza senza rinunciare al divertimento.

  • Cos’è l’SPF e come funziona?

SPF è l’acronimo di Sun Protection Factor, ossia fattore di protezione solare. Molto spesso l’acronimo è seguito da un numero che indica la capacità di protezione verso i raggi solari.

Si parte da uno schermo 10 fino ad arrivare al 50+, alcuni prodotti presentano anche un fattore di protezione totale, ma che in realtà e leggermente maggiore rispetto al SPF più alto che si trova in commercio. A grandi linee, un SPF 15 protegge dal 96% dei raggi solari, SPF 30 dal 97%, fino ad arrivare a un 98% con la protezione 50+. Più protezione mettiamo e più questa fa effetto, al contrario, indossandone solo un velo, questa diminuisce d’efficacia.

Ci sono, però, altri modi per proteggersi dal sole: cappellini e occhiali da sole sono sicuramente quelli più usati ed efficaci. Importantissimo è non esporsi al sole nelle ore più calde, ossia 10:30/ 16:00.

  • Bambini e sole: come esporli in modo sicuro?

I bambini piccoli fino ai tre-quattro anni non dovrebbero essere esposti al sole in alcun modo, la loro pelle è troppo delicata e sottile per poter sopportare i raggi solari. Ancor meno i neonati, che presentano una pelle estremamente delicata e poco tollerante a qualsiasi prodotto cosmetico, di conseguenza anche alle creme solari. Per i bimbi più grandi, quindi dai quattro anni in su, sarebbe bene proteggerli con dei vestiti che contengono UPF, una protezione solare intrinseca in determinati tessuti di ultima generazione. Importantissimo ricordare che anche i solari indicati come “water resistent” in realtà proteggono la pelle solo per venti minuti nell’acqua, una volta asciutti è indispensabile riapplicare la crema solare protettiva.

  • Quali sono i danni a cui la nostra pelle è esposta se non protetta in modo adeguato?

Sicuramente i primi danni visibili sono le cosiddette “scottature”, quindi un forte arrossamento della pelle molto spesso accompagnate da eritemi e bruciore generalizzato. C’è da dire che comunque è tutta questione di fototipo: più si è scuri di carnagione e più la nostra melanina ci protegge. Questa, infatti, non è altro che il nostro SPF naturale, la famosa abbronzatura è quindi la nostra pelle che si difende dai raggi nocivi del sole. Molti danni alla pelle sono irreparabili, soprattutto quando questi riguardano le cellule: partiamo dai più blandi che intaccano il collagene e l’elastina facendo invecchiare precocemente il derma, fino ad arrivare ai vari casi di melanoma.

  • Ci sono scuole di pensiero diverse in merito alle famose lampade abbronzanti. Fanno male?

Molti dicono che servono per “preparare” la pelle al sole, ma è una concezione falsa. La famigerata preparazione non è altro che la stimolazione della melanina, quindi, di un processo protettivo che si attiva quando la pelle sta subendo dei danni.

  • Make-up in spiaggia: si può usare?

Il consiglio generale che do è quello di non esporsi al sole truccati, anche perché è proprio difficile applicarci sopra la protezione solare. È vero che esistono creme colorate solari, ma bisognerebbe mettere tantissimo prodotto e l’effetto sarebbe veramente poco estetico. Ciò che si può fare, se si vuole andare al mare truccati, è usare una protezione solare in spray da nebulizzare sul viso e indossare un cappellino a banda larga che possa proteggere tutto il viso.

  • Piccoli consigli per la spiaggia o la montagna per i giovani che si apprestano ad andare in vacanza da soli?

Nello zaino ci deve essere sempre una protezione solare 50+, anche in spray va benissimo, che sia resistente all’acqua: infatti, anche se siamo in montagna e fa molto caldo il sudore potrebbe lavare via l’SPF. Non dimenticarsi mai di cappello e occhiali da sole, soprattutto se si è esposti direttamente ai raggi solari.

Si può anche optare per un ombrellone con UPF 50+ e quindi con un fattore protettivo sicuramente maggiore rispetto alla norma.

Un consiglio che voglio dare ai più giovani è quello di non vergognarsi di applicare la protezione. Se qualche amico vi prende in giro parlategli dei danni che il sole può arrecare alla pelle e dell’importanza di proteggersi correttamente. Purtroppo, si parla ancora troppo poco dei danni cellulari fotoindotti causati dal sole, il passaparola di un amico fidato può davvero salvare da una brutta scottatura.

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