L’importanza del dormire bene durante la pandemia da Covid-19
Il lockdown, il numero dei contagi, la nuova normalità: fattori di stress con cui conviviamo quotidianamente. Ma quali le conseguenze sulla qualità del sonno?
I disturbi del sonno sono molto frequenti e le cause sono le più varie: stress, situazioni difficili, predisposizioni genetiche. Fattori che da soli o combinati possono portare ad una mancanza di sonno che, se perdura da più di tre mesi, viene considerata cronica.
Secondo le più recenti rivalutazioni compiute grazie a studi condotti in tutto il mondo, i disturbi del sonno vengono catalogati secondo cento categorie, che includono sintomi e patologie dalle più lievi alle più gravi.
In Italia, ma in egual misura nel mondo, l’insonnia cronica ad esempio colpisce il 10-15% della popolazione, mentre le apnee notturne il 3-5%.
Molto spesso, quando non è accertata la presenza di una patologia, sono i comportamenti e le credenze sbagliate a peggiorare la situazione di disagio notturno. Ad esempio: cercando di compensare le ore di riposo nel pomeriggio con il famoso “pisolino”, non si fa altro che consolidare l’insonnia notturna.
“La privazione del sonno procura sonnolenza diurna e tra la conseguenze più frequenti ad essa c’è l’errore prestazionale, decisionale ed esecutivo” spiega il Prof. Luigi De Gennaro, professore ordinario presso La Sapienza Università di Roma ed esperto di medicina del sonno. L’assenza di sonno nel lungo periodo infatti arriva a modificare il pensiero e il comportamento umano: questo si traduce in prestazioni più basse sia in ambito personale che lavorativo, ma anche in una alterazione della capacità di prendere decisioni, che a loro volta influenzano inevitabilmente la vita quotidiana.
A distanza di un anno dall’inizio del lockdown per il Covid-19, è stato accertato che i disturbi del sonno sono aumentati e peggiorati. I traumi derivanti da ansia, depressione e paura si riversano sul sonno impattandone la qualità in maniera specifica e selettiva.
Ad esempio, gli incubi sono spesso una vera e propria espressione del trauma subito e non ancora metabolizzato legato alla pandemia. “La loro presenza è aumentata drammaticamente ed è diretta conseguenza della situazione drammatica in cui stiamo vivendo da mesi” ha infatti aggiunto il Prof.De Gennaro.
Sull’intero territorio nazionale sono presenti diversi centri accreditati per la cura dei disturbi del sonno. Attraverso questi è possibile ricevere trattamenti specialistici e mirati grazie a specialisti in diversi disturbi del sonno che prestano servizio in base alle diverse tipologie di problematiche.