Illuminare il futuro: sostenibilità ed educazione, un binomio necessario per le nuove generazioni
Le scuole di Latina scelgono la sostenibilità: dal miglioramento dell’efficienza energetica alle azioni socialmente responsabili, emerge una nuova prospettiva che va oltre le aule, generando orgoglio e senso di comunità per l’intero territorio
Nel caleidoscopio dell’istruzione contemporanea, l’apprendimento deve andare oltre le pagine dei manuali. Sempre più spesso si sottolinea la necessità di rendere le scuole il primo veicolo di educazione sostenibile non solo come una pratica ambientale, ma come un principio educativo che fornisce agli studenti gli strumenti per comprendere e affrontare le sfide del futuro.
In questo contesto, la Provincia di Latina rappresenta una case history di successo: con oltre 2 milioni di euro di investimento, le scuole del territorio hanno scelto di produrre in maniera autonoma l’energia consumata, condividendo con tutta la comunità i risultati ottenuti. A questo si aggiunge una sostenibilità di tipo “sociale”, che lascia agli studenti la possibilità di coltivare le proprie passioni attraverso un aumento del tempo libero.
Abbiamo intervistato il presidente della Provincia e Sindaco di Minturno, Gerardo Stefanelli, che ha guidato il programma dimostrando non solo dei benefici tangibili di un approccio sostenibile, ma evidenziando anche il ruolo cruciale delle istituzioni educative nell’adottare pratiche che vanno oltre le aule, plasmando una nuova generazione di cittadini consapevoli.
La Provincia di Latina ha investito oltre 2 milioni di euro nel sostentamento energetico delle scuole: da dove nasce la proposta progettuale?
L’idea è nata per rispondere a un problema concreto: dal 2020, infatti, con l’esplosione dei costi energetici nei paesi europei, le amministrazioni pubbliche hanno vissuto un momento molto delicato riguardo al bilancio economico. Con la Provincia ci siamo interrogati su come intervenire per contenere la spesa pubblica investita in energia. Questo ci ha inevitabilmente posto davanti a un problema di ben più lunga portata, ovvero quello della sostenibilità. Abbiamo quindi iniziato a riflettere su una soluzione che prevedesse tanto un contenimento dei costi, quanto azioni concrete per l’impatto ambientale.
Dunque, come siete arrivati a investire sulle scuole?
Rispetto a quelle che sono le competenze della Provincia, abbiamo scelto di muoverci sulle prime voci di costo del nostro bilancio. Tra queste era presente anche il sostentamento energetico delle scuole, ed è così che abbiamo scorto un’opportunità: essere sostenibili a 360 gradi, con interventi che non apportassero solo benefici economici e ambientali, ma anche sociali. Il tavolo di lavoro, dunque, ha stilato 5 piani di azione che generassero dei risultati di lungo periodo e che avessero un impatto anche sugli studenti.
Può sintetizzarci brevemente i piani di cui parla?
La prima azione di grande impatto è stata quella di lavorare sull’efficientamento delle caldaie, azione che ci ha permesso di abbattere il 35% del consumo considerando che le caldaie di nuova generazione richiedono meno petrolio. A queste installazioni abbiamo scelto di affiancare anche una gestione “intelligente”: oggi tutti gli impianti sono tele-gestiti, controllati da remoto in ogni loro singolo elemento. È una tecnologia molto avanzata, che ci permette di controllare non solo l’impianto in generale ma anche ogni sua parte, ad esempio ogni termosifone presente. Questo è un ulteriore passo per l’efficientamento: rispetto al passato, oggi possiamo scegliere di cambiare la temperatura interna agli edifici in base al bisogno necessario (e abbassare l’impianto qualora non fosse necessaria una gradazione elevata).
A tutto ciò va aggiunta anche la messa in funzione di tutti gli impianti fotovoltaici presenti che, per diverse ragioni, fino ad oggi non erano funzionanti. Attualmente, quindi, la provincia è produttrice di energia pulita che viene consumata dagli edifici scolastici.
In termini anche numerici, quali sono stati i principali risultati che avete ricavato da queste azioni?
Il risparmio energetico attuale è del 35%, e già nell’annualità 2022 si è registrato un risparmio di 245.593 euro per il riscaldamento dei 44 edifici scolastici superiori.
Lei ha parlato anche di una sostenibilità che sia “sociale”. Cosa intende con questo?
Ci sono due livelli di intervento che possono avere un impatto in questo senso: per prima cosa, nel piano attuativo, abbiamo scelto con il 90% dei dirigenti scolastici di inserire nell’orario la settimana corta. Dunque, la maggioranza delle scuole della Provincia ha scelto di rinunciare al sabato. Questo si riflette non solo su un abbattimento del consumo di acqua ed energia, ma anche sulla vita sociale dello studente, il quale può conciliare il tempo dedicato allo studio con la propria vita privata.
Oltre a ciò, abbiamo scelto una soluzione di trasparenza in merito ai risultati ottenuti, così non solo le persone possono vedere in che modo sono utilizzati i fondi pubblici, ma possono anche prendere consapevolezza sul tema. Per farlo, abbiamo prima di tutto scelto di condividere in tempo reale sul portale web della Provincia quanta energia produciamo, quanto CO2 emettiamo, quanti alberi salviamo e quanti soldi risparmiamo grazie a questi investimenti. Le stesse informazioni saranno prossimamente condivise anche fuori da tutti gli istituti scolastici attraverso un pannello luminoso che sarà osservabile tanto dagli studenti quanto dai passanti. Crediamo questa sia una prima azione di “formazione” ma anche di orgoglio per la nostra comunità, che possa nel lungo periodo incentivare un comportamento corretto e consapevole.
Nel territorio della Provincia ci sono, inoltre, case history di azioni che mirano a un’educazione sostenibile e circolare.
Da Sindaco di Minturno posso testimoniare su quanto attuato a livello comunale: le scuole del territorio si accingono, infatti, a diventare plastic free. Infanzia, elementari e medie vedranno installati, a partire dal 2024, degli erogatori di acqua potabile. Inoltre, dal 7 gennaio entrerà in vigore l’ordinanza “plastic free”: sarà vietato agli alunni portare bottigliette di plastica a scuola. A nostre spese, e grazie alla collaborazione di Acqualatina S.p.A, gestore idrico dell’Ambito Territoriale, forniremo a ogni studente una borraccia da riempire, con l’intento di educarli proprio a uno stile di vita che sia sostenibile.
Crede che tutto questo serva a istruire gli alunni oltre che a ottenere un mero abbattimento dei costi?
Ne siamo certi. La scuola deve essere la prima istituzione a dimostrare un comportamento corretto: far sapere agli studenti che ci stiamo impegnando prima di tutto sulle strutture che li ospitano, facendo un passo verso di loro e rendendoli partecipi di tutti i cambiamenti non può che apportare dei benefici alla loro educazione. Come Provincia, inoltre, siamo pronti a crescere maggiormente, realizzando un impianto di nostra proprietà sul territorio che ci consenta di divenire la prima Provincia completamente autosostenibile. Vogliamo produrre tutta l’energia che consumiamo per le strutture pubbliche attraverso fonti sostenibili, arrivando ad avere una bolletta pari a zero. Questo è il vero passo che toccherà tutta la comunità e speriamo si possa realizzare quanto prima.