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Giornata internazionale dell’educazione

Come cambiare rotta unendo nuove occasioni di istruzione e nuovi modi di mediare l’istruzione ‘tradizionale’.


Il 24 gennaio di ogni anno si celebra la Giornata internazionale dell’educazione, sancita dall’UNESCO in collaborazione con l’Unione Nazionale degli Studenti (NUS). Istituita il 3 dicembre 2018 con l’intento di ribadire il ruolo cruciale dell’istruzione nella costruzione di una società sostenibile, si pone l’obiettivo di sostenere azioni di trasformazione per un’educazione inclusiva, equa e di qualità per tutti.

Il tema del 2022 è: “Cambiare rotta, trasformare l’istruzione”, motto che parte dalla certezza che per trasformare il futuro bisogna sostenere uno dei diritti fondamentali dell’uomo, ovvero il libero accesso all’istruzione.


Per Time4child l’educazione è tema centrale in tutte le sue sfaccettature. La mission della Cooperativa Sociale  è la creazione di una comunità di saperi sempre più ampia a servizio delle nuove generazioni, al fine di provare a rispondere alle innumerevoli domande che il futuro pone alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi, provando a diventare uno spazio in cui trovare alcune risposte: un luogo dove si incontrano ragazzi e giovani adulti incontrano universitari, ricercatori, istituzioni, sportivi, medici, insegnanti, professionisti, uomini e donne della comunicazione e volontari capaci di donare il proprio sapere e la propria voglia di capire e innovare. 

E cambiare rotta per noi vuol dire non solo far incontrare i giovani e le giovani con le persone che hanno un sapere da condividere, ma anche partire dai giovani stessi e da approcci educativi che li coinvolgano. Uno di questi è la peer education, o educazione tra pari, che comporta un radicale cambio di prospettiva nel processo di apprendimento, ponendo gli studenti al centro del sistema educativo.  Il focus è sul gruppo dei pari, che costituisce una sorta di laboratorio sociale, in cui sviluppare dinamiche, sperimentare attività, progettare, condividere, migliorando così anche l’autostima e le abilità relazionali e comunicative. La peer education consente di veicolare con maggiore efficacia l’insegnamento delle life skills, competenze indispensabili per il raggiungimento del successo formativo da parte di ogni studente, dando vita ad un percorso che porterà a rafforzare le abilità emotive e relazionali dei ragazzi e a rinforzare la comunità educante (insegnanti e genitori).

Essere al centro significa fare e il primo risultato atteso è proprio un miglioramento dei risultati scolastici attraverso il learning by doing, in quanto una delle migliori tecniche per comprendere a fondo tematiche e concetti complessi è quella del “fare” attraverso l’operare e le azioni.

Questo sistema di trasmissione delle conoscenze ha diversi vantaggi, sia per i peer (tutor scelto tar gli studenti), sia per i coetanei. Migliora l’autostima dei peer, li mette alla prova, migliora le loro abilità relazionali e di comunicazione. I coetanei apprendono i concetti più facilmente, in un ambiente in cui si sentono a proprio agio, senza voti o giudizi, sviluppando anch’essi competenze e risorse. La peer education, inoltre, proprio perché favorisce rispetto reciproco, fiducia e cooperazione tra pari, è da considerarsi anche un sistema di prevenzione verso fenomeni negativi, come il bullismo. Il principio di similarità, infine, permette specialmente agli adolescenti di affrontare argomenti e temi che difficilmente si discutono o emergono con gli adulti.