COME AUMENTARE L’INTERESSE PER LE STEM: “PUNTARE SU COMPETENZE E SBOCCHI LAVORATIVI”.
Le materie scientifiche non vanno per la maggiore in Italia, soprattutto tra le ragazze. “Ma si può invertire la tendenza; studenti e studentesse sono portati per le scienze” spiega la preside dell’Istituto Nino Rota di Roma che ha visto aumentare esponenzialmente le iscrizioni verso i percorsi e le carriere scientifiche dei propri alunni.
Per nutrire l’interesse verso le materie STEM (Science, Technology, Engineering e Mathematics) sono necessari tre ingredienti: “Creare percorsi che permettano agli studenti di fare esperienza del proprio talento nelle materie scientifiche; creare l’incontro con il mondo del lavoro, collegando STEM e possibilità di carriera; concordare in maniera partecipativa questa strategia con docenti e genitori, in modo di avere il supporto di tutti e tutte”.
Questa è l’esperienza dell’Istituto Comprensivo ad indirizzo musicale Nino Rota di Roma nelle parole della Dirigente scolastica Graziella Bianco. “E i risultati si vedono”. Partendo da un bacino di 1.300 studenti di scuola primaria e secondaria di primo grado (elementari e medie ndr), il numero delle iscrizioni per Liceo scientifico e per gli “ottimi” percorsi tecnico-professionali (“che lasciano le porte aperte al percorso universitario”) sono aumentate del 20% negli ultimi due anni.
“Questo è particolarmente gratificante per quelle ragazze che sono molto portate per le materie scientifiche, come dimostrano i nostri laboratori di scienza e i risultati delle Olimpiadi della matematica. L’importante è permettere loro di sperimentarlo e rendersene conto prima che scelgano un percorso umanistico solo perché, tradizionalmente, considerato più adatto alle bambine e alle ragazze”.
È la cultura del tessuto scolastico, ma anche della società a dover cambiare e aggiornarsi su questo argomento, “ma non con provvedimenti eclatanti e mediatici, bensì con azioni concrete di orientamento che permettano a tutte e tutti di scegliere il proprio futuro con consapevolezza di quello che desiderano e che amano fare. Questo Istituto vuole andare avanti sulla strada intrapresa”.
“Abbiamo abbracciato con entusiasmo il progetto STEM incluso nel PNRR e puntiamo a realizzare anche incontri con gli Ordini Professionali dei Medici, Ingegneri e Commercialisti ma anche con professionisti e imprenditori piccoli e grandi che abbiano costruito profili multidisciplinari al fine di dimostrare, in modo concreto, quali siano le possibilità offerte dalle competenze scientifiche e che possono portare ad un efficace inserimento nella società e nel mondo del lavoro”.
“La scuola deve formare – conclude la Dott.ssa Bianco – ma deve farlo fornendo più di uno strumento per la realizzazione personale; compresi, quindi, quelli che aiutano a raggiungere il successo sociale e nel lavoro. In questo senso, le competenze vanno valorizzate anche più delle conoscenze. Insegniamo i principi cardine del metodo scientifico affinché accompagnino studentesse e studenti nel loro percorso di vita qualsiasi cosa decideranno di fare”.
“È fondamentale che la comunità educante- docenti, dirigenti, genitori- punti a formare menti libere e pensiero divergente al fine di aiutare le ragazze e i ragazzi a divenire adulti soddisfatti e motivati che scelgono il loro futuro con consapevolezza, solo così eviteremo la dispersione scolastica e la marginalità sociale dovuta al mancato inserimento nel mondo del lavoro in modo fattivo e soddisfacente”.