Skip to content

Coltivare la cultura e la solidarietà: il “Libro Sospeso” a Roma

Un racconto di solidarietà, cultura e speranza, l’iniziativa “Libro Sospeso” si erge come un faro, guidando i giovani verso una vita migliore attraverso la passione per la lettura e la conoscenza.

Dalla collaborazione tra la Comunità di Sant’Egidio e l’associazione Connect, il “Libro Sospeso” sarà il regalo per i bambini delle periferie romane. 

Con l’intervista ad Alex Moscetta, responsabile della Comunità di Sant’Egidio, esploreremo non solo la nascita e lo sviluppo del “Libro Sospeso”, ma anche la sua connessione con le sfide educative ed economiche di Roma. Uno sguardo reale sulla situazione attuale, spaziando dalla povertà economica alla dispersione scolastica.

-Come è nata l’iniziativa del Libro Sospeso?

L’iniziativa ha avuto origine da un’esperienza con la libreria “Le Torri” di Tor Bella Monaca, che donava libri in occasione dell’Epifania, aiutando così la Comunità di Sant’Egidio della zona. È grazie all’associazione Connect che l’idea di espandere il progetto ad altre librerie della Capitale ha preso forma.

-Qual è il ruolo della collaborazione con Connect e come si sviluppa l’iniziativa?

La nostra collaborazione con Connect è iniziata l’anno scorso durante le festività natalizie, quando sono stati consegnati pacchi alimentari a coloro che usufruiscono dei servizi offerti dalla nostra Comunità.

L’iniziativa “Libro Sospeso” si sviluppa in determinate librerie della Capitale, dove sono presenti cartelli e ceste di raccolta. I clienti possono acquistare i libri da donare, che vengono poi impacchettati in base all’età dei bambini e consegnati durante le varie feste che faremo in occasione del Natale.

L’obiettivo è costruire cultura, sia per chi riceve il dono sia per chi partecipa come donatore. È questo il valore fondamentale del progetto.

-Qual è l’importanza di incentivare la conoscenza?

Incentivare la conoscenza è un modo per crescere. La cultura e l’informazione sono fattori fondamentali per vivere bene nella società attuale, e aiutare i bambini e i ragazzi con la cultura significa insegnare loro l’importanza della conoscenza che crea la giusta coscienza per fare scelte giuste nella vita.

-Secondo i dati di Open Polis, la correlazione tra povertà economica e povertà educativa è reale. Cosa ne pensa al riguardo?

Concordo, molto spesso purtroppo situazioni di svantaggio sono limitanti nella crescita. Se si vive in un determinato ambiente, che molto spesso non offre alternative, intraprendere percorsi negativi è facile. Basti pensare a cosa è accaduto, ad esempio, durante la pandemia. Con la didattica a distanza abbiamo assistito ad un livellamento dei mezzi per l’accesso alla conoscenza, chi aveva possibilità diverse molto spesso non è rimasto al passo con gli altri. Motivo per cui è aumentata notevolmente, negli ultimi anni, la dispersione scolastica nei quartieri più svantaggiati.

-Qual è la situazione a Roma, vista dalla prospettiva della Comunità di Sant’Egidio?

È evidente un aumento del disagio economico, accentuato dalla crisi economica e dal lockdown. La scuola spesso non riesce a fornire risposte concrete, e le carenze del territorio sono affrontate con successo solo quando si incontrano buoni dirigenti scolastici. Come Comunità di Sant’Egidio lavoriamo anche nel terzo settore, offrendo alternative per i bambini e gli adolescenti che altrimenti troverebbero solo violenza e la strada come proposte per la loro vita.

-Si potrebbe quindi identificare l’iniziativa del “Libro Sospeso” come un incentivo alla cultura e ad una vita migliore?

Regalare un libro è un rito di iniziazione per una vita migliore. Trasmettere la passione per la lettura e la cultura ai bambini e ai giovani è fondamentale per sviluppare pensiero e interesse, offrendo alternative valide rispetto a facili distrazioni come smartphone e vita di strada. Noi stessi, in primis, ci proponiamo come figure guida che possano trasmettere la passione per la cultura e la conoscenza, così da diventare punti di riferimento sani per i bambini e i ragazzi della nostra Comunità.

-Non sola a Natale, ma tutto l’anno. Quali sono le iniziative della Comunità di Sant’Egidio che perdurano nel tempo?

La Comunità di Sant’Egidio ha sviluppato progetti duraturi, “La Scuola della Pace” è uno di essi. Cerchiamo di allontanare i bambini dalle logiche della periferia e della violenza offrendo loro supporto scolastico e in generale ponendoci come punto di riferimento nella crescita. Tale progetto ha portato alla creazione del “Movimento dei Giovani per la Pace,” un gruppo di adolescenti e liceali che vivono il volontariato in modi diversi, aiutando anziani, portando la spesa alimentare, fungendo da tutor per i più piccoli e lottando per la pace e l’inclusione. Proprio l’inclusione, infatti, è il fulcro di questi progetti, un’esaltante celebrazione delle diversità che portano ricchezza sia a chi dona sia a chi riceve.

Se siete interessati a prendere parte al progetto, è possibile recarsi presso le seguenti librerie per donare un libro:

– Libreria Errante, via Bellegra 46, Roma;

– Libreria Centostorie, via delle Rose 24, Roma;

– Erickson Roma, viale Etiopia 20, Roma;

– Libreria Le Torri, viale Duilio Cambellotti 139/141, Roma;

– Liberia Tra le Righe, viale Gorizia 29, Roma.