Ready4Future

 L’Associazione Women&Tech, la cui mission è valorizzare il talento femminile nella tecnologia, nell’innovazione e nella ricerca scientifica, dall’11 al 15 novembre parteciperà a Time4child – Feed the Future. Il loro contributo, però, parte da qui: l’Associazione ci parla dell’approccio olistico e della capacità di visione necessari per formare i giovani ai lavori del futuro

Secondo il report Skills Outlook 2021 dell’OCSE, il processo “formazione-lavoro-pensione” è da considerarsi quanto mai obsoleto. I megatrend che caratterizzano il mercato del lavoro post pandemia determinano la rapida obsolescenza di molte competenze e conoscenze, aprendo a ruoli professionali “nuovi”, quelli che presto saranno maggiormente richiesti.

In questo scenario segnato da profonde trasformazioni, partire dai mestieri significa guardare a quello che sarà, tracciare con chiarezza i bisogni occupazionali del futuro, e guidare i più giovani verso una piena conoscenza delle professioni a cui potrebbero affacciarsi da adulti. Un’inversione rivoluzionaria del classico processo “formazione -> lavoro”, secondo una rotta che Gianna Martinengo, fondatrice di Women&Tech – Associazione Donne e Tecnologie, aveva individuato e tracciato ben dodici anni fa: “I giovani devono potersi trovare di fronte a proposte formative che guardano al domani. Dirigerci verso una formazione orientata a far acquisire competenze chiave per il futuro significa offrire a tutti i ragazzi la possibilità di accedere a professioni di rilievo, oltre che preparare risorse in grado di trainare l’innovazione”.

Nel perseguire questa missione Gianna Martinengo, all’interno dell’Associazione, delinea nel 2009 Ready4Future, progetto d’innovazione sociale per guidare le nuove generazioni tra le professioni e i mestieri del futuro. Un’idea che oggi, nel 2021, risulta più che mai attuale, promuovendo una visione olistica dei processi di apprendimento, in cui saperi umanistici e saperi tecnico-scientifici si integrano e arricchiscono a vicenda. Proponendosi come strumento di orientamento al lavoro e alla formazione, Ready4Future desidera creare una piattaforma web a disposizione dei più giovani, dove stringere relazioni e fruire di proposte educative attentamente selezionate da una redazione di esperti: professionisti che, partendo dalla loro esperienza sul campo, condividono le indicazioni fondamentali per comprendere le professioni del domani.

Inoltre, il progetto prevede moltissimi appuntamenti “in presenza”: eventi fondati sul confronto e il dialogo (i FutureCamp Day); alternanza scuola/lavoro (OrientaCamp); visite guidate ad aziende innovative o centri di ricerca (OpenSees); laboratori di robotica e coding (TechLab).

Come racconta Gianna Martinengo: “Con il nostro progetto, vogliamo far conoscere le nuove opportunità offerte dal mondo del lavoro, suscitare nei giovani delle vocazioni e degli interessi, aprire il loro sguardo a una visione integrata delle discipline di studio. La nostra Associazione è stata la prima, in Italia, a promuovere il passaggio da STEM a STEAM: la A sta ad indicare le scienze umanistiche, inserite nel cuore di quelle tecnico-scientifiche. Non a caso, i settori che offrono maggiori opportunità di sviluppo si articolano in chiave multidisciplinare: le tecnologie digitali (come AI, robotica, video games, realtà virtuale, aumentata, 3D, blockchain, machine learning, digital twins, big data analysis, Internet of things, quantum computing) le bio tecnologie (come la bioinformatica, la bioelettronica, le biotecnologie industriali , della salute , dell’ambiente, le neurotecnologie), i nuovi materiali (come i nanomateriali, l’e-textile, gli smart materials, flexible electronics, fotonica), energia e ambiente (carburanti biologici, tecnologie dell’Idrogeno, bioplastiche, smart grids , energia solare)”.

Ready4Future non si rivolge soltanto ai più giovani, ma anche a tutti quegli attori sociali e affettivi che li sostengono e li consigliano: docenti, genitori, la famiglia in generale e il mondo del lavoro (aziende, enti pubblici, sindacati, terzo settore). L’obiettivo finale è quello di edificare un luogo fisico e virtuale, globale e locale, in cui gli attori coinvolti dal progetto possano incontrarsi, conoscersi e scambiarsi informazioni preziose. Uno spazio accogliente e inclusivo, dove entrare in contatto per creare valore, guardando al futuro con proattività e consapevolezza.

Women&Tech – Associazioni Donne e Tecnologie

L’auditorium di Time4child

“Feed the Future” è live!

L’edificio virtuale della Lobby al centro dell’edizione 2021 con webinar in diretta

Sarà l’auditorium uno degli ambienti principali della Lobby, lo spazio a forma di città pensato per introdurre studenti e studentesse, genitori e insegnanti in “Feed The Future”.

In programma dall’11 al 15 novembre 2021, l’evento Time4Child sarà fruibile attraverso una piattaforma online che consentirà di vivere live un’esperienza significativa di crescita e consapevolezza in vista di scelte di vita, studio e lavoro.

Cliccando sull’icona dell’auditorium, gli utenti potranno assistere in diretta a tutti gli eventi di “Feed The Future”. I vari webinar, della durata massima di 40 minuti, verranno selezionati e seguiti dalle scuole sulla base di un programma fornito loro in precedenza allo scopo di sviluppare un tema specifico durante tutto l’anno.

Istituzioni, ministri, scienziati, accademici, associazioni, personalità dello spettacolo e della comunicazione, ricercatori: saranno queste le voci che popoleranno l’edificio e attraverso storie, testimonianze e punti di vista guideranno il pubblico in un percorso collettivo di riflessione e confronto.

Cinque invece i pillars dai quali verranno estratti gli argomenti: cibo, mente, salute, sostenibilità, diritti. Dalla biochimica alla alimentazione durante il covid, dalla tecnologia alla politica e alla parità di genere, dai nuovi lavori alla bellezza, fino all’intelligenza emotiva, si affronteranno i temi legati al futuro delle nuove generazioni.

Prendi posto in auditorium e partecipa al nostro “Feed The Future”, dall’11 al 15 novembre 2021.

Ti aspettiamo!

Continua a seguirci e proponici la tua esperienza come partner, sponsor o testimonial.

Puoi far parte anche tu di questo viaggio, scrivendo a info@time4child.com oppure chiamando il numero verde 800178717.

Dall’11 al 15 novembre nutriamo insieme la società!

Edifici e agorà: ecco la città virtuale di Feed the Future

Vivere l’edizione 2021 di Time4child sarà ancora più intuitivo grazie alla Lobby, l’ambiente che apre le porte della piattaforma online pensato come una città. Sarà un percorso di crescita per orientare le scelte di vita. Un’esperienza nell’esperienza

Uno spazio a forma di città, la Lobby, sarà l’ambiente che introdurrà studenti e studentesse, genitori e insegnanti a “Feed The Future”, l’evento Time4child in programma dall’11 al 15 novembre 2021.

Muoversi all’interno della piattaforma online, pensata come percorso di crescita e consapevolezza attraverso storie e saperi che possono orientare scelte di vita, studio e lavoro in maniera significativa, sarà un’esperienza nell’esperienza.

All’interno della Lobby l’utente troverà un’anteprima di ciò che accadrà nelle diverse stanze dell’edizione 2021, rappresentate da edifici e piazze. Basterà cliccare sui diversi elementi grafici che costituiscono la città per svelare i contenuti del programma e curiosare.

Partendo da sinistra si incontrerà un’area espositiva, contenente gli stand dei vari sponsor e partner del progetto.

Nell’auditorium sarà possibile assistere a tutti gli eventi live di “Feed The Future”.

Accanto ad esso, sorgerà l’edificio più grande della città: il laboratorio di Crea Agroalimentare, il più grande ente di ricerca nel settore agroalimentare in Italia e la sua sede virtuale non può non essere un palazzo di dimensioni imponenti, in un’edizione che ha scelto di focalizzarsi sul binomio cibo/nutrimento.

L’area on demand sarà l’ambiente che consentirà agli utenti di personalizzare la propria esperienza recuperando o rivedendo quei contenuti di cui non hanno potuto fruire live.

Nella casa T4C, invece, alloggeranno per tutta la durata dell’evento le mascotte di “Feed The Future”. Novità di questa edizione, ognuna di esse si farà portatrice di valori, insegnamenti e messaggi veicolati attraverso attività di gamification, fornendo così contenuti informativi e ludici allo stesso tempo.

Inoltre, tutta l’assistenza tecnica circa il corretto funzionamento della piattaforma sarà fornita dall’help desk, altro spazio cittadino.

Al centro della polis, come in ogni disegno urbanistico che si rispetti, troveremo, infine, l’agorà dei diritti. Sarà questo l’ambiente dedicato al nuovo pillar del 2021: i diritti degli individui e delle comunità come prerequisito del futuro. Nella piazza virtuale sarà possibile ascoltare testimonianze e punti di vista di volti noti, persone comuni ed esperti del settore. Ogni video scaturirà dalla riflessione attorno a una parola chiave. E l’agorà conterrà pure una sezione consultabile e scaricabile contenente il vocabolario dei diritti.

Non vedi l’ora di visitare la Lobby? Continua a seguirci e proponici la tua esperienza come partner, sponsor o testimonial.

Puoi far parte anche tu di questo viaggio, scrivendo a info@time4child.com oppure chiamando il numero verde 800178717.

Dall’11 al 15 novembre nutriamo insieme la società!

Elezione del Senato: sì definitivo al voto dei 18enni (di Draga Rocchi)

Approvato oggi, 8 luglio 2021, in via definitiva il Ddl costituzionale che abbassa l’età di voto per il Senato da 25 a 18 anni. Il testo, passato con maggioranza assoluta nell’aula di Palazzo Madama,  modifica l’art. 58 della Costituzione in materia di elettorato per l’elezione del Senato della Repubblica, sopprimendo il vincolo d’età che riservava la facoltà di voto solo a chi avesse compiuto 25 anni. Da oggi, come già accade per la Camera, sarà permesso ai 18enni di partecipare all’elezione dei senatori.

È una giornata storica per la nostra Repubblica: un passo avanti che rafforza la capacità decisionale del sistema democratico. Dalle prossime elezioni, per la prima volta, circa 4 milioni di giovani elettori potranno votare per entrambe le Camere.

E il messaggio è forte: la politica ha bisogno dei giovani, del loro coinvolgimento e della loro capacità di scegliere.  

L’estensione del diritto di voto al Senato ai 18enni offre un nuovo strumento di partecipazione e sfata il falso mito dei giovani disinteressati alla politica, dando voce ad una generazione che ha dimostrato, con grandi manifestazioni di piazza, di voler dire la sua su temi centrali come l’ambiente e i diritti. Oggi quelle richieste di un nuovo protagonismo entrano in modo ufficiale nel sistema, per rinnovarlo.

Finalmente i giovani avranno più forza nella scelta dei loro rappresentanti e saranno più coinvolti nella possibilità di costruire il loro futuro.

Questo nuovo diritto porta con sé una responsabilità per tutti: è decisivo formare cittadini consapevoli, dotati di senso critico e desiderosi di partecipare alla vita pubblica. È una riforma culturale, una cura alla sterilità dell’antipolitica.

Ora è davvero in gioco la formazione di un’estesa coscienza civica.

Il voto di oggi restituisce centralità al Parlamento e chiama a gran voce i più giovani a partecipare ai processi decisionali: da passivi destinatari delle politiche pubbliche, i giovani potranno essere protagonisti responsabili, diventando il cuore e il motore del processo di riforma del Paese.

Nutriamo di diritti la società

Parlare di diritti significa parlare di persone. Dall’11 al 15 novembre gli uni e le altre saranno al centro dell’edizione 2021 di Time4child, convinti che far conoscere agli studenti e alle studentesse i loro diritti è il primo passo per diffonderli.

I diritti nelle loro molteplici declinazioni saranno al centro di “Feed The Future”, l’evento 2021 di Time4child. Dall’11 al 15 novembre incontri e focus, in presenza e online, accompagneranno studenti e studentesse in un percorso di crescita e consapevolezza, attraverso storie, esperienze, saperi che possono fare la differenza nelle loro scelte di vita, studio e lavoro.

Parlare di diritti significa parlare di persone, di tutto ciò che influisce e condiziona la loro felicità, la loro libertà e la salute. I diritti, infatti, sono il prerequisito del futuro. E la metafora del nutrimento, sulla quale si fonda l’edizione 2021, abbraccia tutto ciò che, passando per l’area dei diritti, nutre la nostra società e la rende un luogo migliore.  

Non può esserci, infatti, salute senza diritto alla salute di genere, cioè a cure che tengano conto delle differenze di genere. Non esiste vera libertà senza l’abbattimento delle barriere mentali che impediscono piena realizzazione della parità e dell’uguaglianza, o l’incontro e l’integrazione tra popoli e culture. Non c’è tutela dell’ambiente senza presa di coscienza che essa è fortemente correlata alle pratiche di produzione del cibo, alla sicurezza sui luoghi di lavoro, alla formazione.

Per questo svilupperemo i seguenti temi:

  • il diritto di conoscere i propri diritti, dalla salute alla tutela da minacce e violenze;
  • il diritto delle donne all’autodifesa, anche attraverso pratiche sportive di combattimento non violento;
  • il diritto alla parità in ogni ambito del vivere sociale;
  • il diritto di amare chi si vuole;
  • i diritti di genere e di scelta;
  • il diritto di essere informati sulla trasformazione sostenibile;
  • il diritto di scegliere e, scegliendo, indirizzare lo sviluppo economico;
  • il diritto di crescere come persone migliori, imparando a riconoscere le radici della rabbia, dei pregiudizi e delle discriminazioni.

Conoscere e comprendere a fondo i nostri diritti è il primo passo per diffonderli e sostenerli con azioni di concreto rispetto e tutela. 

Puoi far parte anche tu di questo viaggio come partner, sponsor o con una testimonianza da portare.

Parità e violenza di genere: come parlarne alle medie? L’esperienza di Matera.

24 storie di donne, due secoli di leggi discriminatorie.

L’emozione e le lacrime di ragazzi e ragazze che imparano quando la storia che raccontano con le loro parole sembra diventare anche la loro. Una best practice che arriverà a novembre in Parlamento e potrebbe divenire la base per introdurre la parità di genere a scuola.

Il 4 giugno 2021 è stato presentato a Matera NON T’AMO DA MORIRE, evento nel quale è stata anticipata la pubblicazione di un libro scritto dagli studenti e dalle studentesse della 1H e della 3E dell’Istituto Comprensivo “Giovanni Pascoli”, nato dal progetto ‘Piccole grandi donne’ coordinato dalla professoressa Grazia Tantalo, che sarà pubblicato ad ottobre di quest’anno.

Era presente anche l’avvocato Stefania Ascari, parlamentare e prima firmataria del Codice Rosso, che è arrivata a Matera per partecipare all’incontro del 4 giugno. L’appuntamento è stato organizzato con l’associazione “Anna Rosa una di noi”, che lavora per la prevenzione del femminicidio, nel ricordo di una giovane donna materana uccisa dal suo ex convivente.

Se ogni ragazzo o ragazza racconta la storia di una donna vittima di violenza, allora e in parte diventa quella donna, si immedesima – spiega Tantalo -. Far scrivere i ragazzi, far sì che utilizzino le loro parole per raccontare le storie altrui fa sì che quanto raccontano diventi parte del loro vissuto. Ho visto i miei studenti piangere ascoltando le storie delle donne uccise e commuoversi incontrando i padri e sorelle delle vittime. E non c’è modo migliore di far capire che la violenza di genere è un abominio se non quello di fare entrare i giovani con tutte le scarpe in queste storie”.

Un metodo valido per ogni classe di età?

No, ma il tema della parità di genere può essere declinato in modi diversi a seconda delle classi. Con la prima media abbiamo ricostruito le radici storiche della diseguaglianza di genere e la lunga, lenta e tardiva marcia per correggere la discriminazione. Partiamo dall’assenza di diritti, da quello del voto alla possibilità di scegliere chi sposare; affrontiamo il codice fascista Rocco, il reato di “abbandono del tetto coniugale”; il delitto d’onore (abolito nel 1981) per arrivare al riconoscimento dello stupro come atto contro la persona e non contro la morale (1996) e, infine, alle norme contro reati “nuovi” come lo stalking e il revenge porn (Codice Rosso, 2019). Con i ragazzi e le ragazze di terza media, invece, si possono affrontare le storie delle vittime: le donne uccise o sfigurate.

Quale è la reazione degli studenti?

Stupore, commozione, capacità di ‘rendersi conto’. I ragazzi sono molto più ‘svegli’ di quanto si creda. Sono più ‘avanti’ di quello che la scuola e la società è pronta a riconoscere. Anche sul tema della sessualità, almeno una parte di essi. I ragazzi sono, anche e per fortuna, flessibili. Sono immersi in un universo di stereotipi e li assorbono come spugne: la donna non sa guidare; la donna non sa fare questo o quello; etc. Ma, a differenza degli adulti, non li hanno interiorizzati. Io stessa sono vittima dei pregiudizi sulle donne che mi condizionano anche se li riconosco come tali. I ragazzi hanno la plasticità di abbandonare i pregiudizi con la stessa naturalezza con la quale li hanno assorbiti, se si mostra loro che sono sbagliati. Infine, i ragazzi sanno stupirti. Sembra che non ascoltino, si guardano in giro ma, improvvisamente, rivelano turbamento e profondità eccezionali. Ascoltando le storie delle vittime, le domande che pongono (che fine faranno i figli dell’uccisa?) o il dilemma morale che individuano subito (deve un figlio/a denunciare un padre violento?) testimoniano il loro livello di comprensione.

Trattate anche delle origini della violenza di genere?

Solo di quelle storiche e del ruolo negativo che può avere una cultura oppressiva. Non delle radici sessuali ed emotive: la rabbia maschile, il senso del possesso fisico, il delirante concetto dell’onore non li tocchiamo. Anche se penso che i ragazzi sarebbero più pronti ad affrontarli di quanto scuola o famiglie siano disposte ad accettare.

Ma la materia della parità di genere potrebbe applicarsi all’intero arco scolastico?

Sì, esatto. Il percorso che abbiamo avviato può essere replicato nelle scuole medie, ma può anche continuare nelle superiori e iniziare alle elementari. È uno spunto. Perché con i più grandi si possono affrontare le dinamiche interiori, mentre con i più piccoli si possono togliere le radici dei i pregiudizi con facilità. Quello che è centrale è che, se si vogliono piantare i semi della parità e sradicare quelli della violenza, non c’è età migliore che quella scolare.

Come continuerà il progetto?

Lo porteremo in Parlamento come una best practice dopo l’estate. Un traguardo fantastico per riconoscere agli studenti il loro lavoro. Un grazie va all’impegno di Stefania Ascari, parlamentare italiana e prima firmataria del “Codice Rosso” che è un’entusiasta sostenitrice di progetti come il nostro. E poi continueremo, come ogni anno, ad insegnare, mostrando l’origine e la falsità dei pregiudizi, cercando di dare a ragazzi e ragazze gli strumenti per liberarsi delle catene e delle tossicità del passato e vivere, assieme, meglio e in un mondo migliore.

Nutrire il futuro

La nuova edizione di Time4child dall’11 al 15 novembre 2021

Cosa nutre davvero il nostro benessere? In quale modo studio, lavoro, sport, viaggi e relazioni alimentano la nostra mente? Come il cibo trasforma l’ambiente e risponde ai suoi cambiamenti? E come è possibile nutrire la società a partire dai diritti?

Sono queste le domande alle quali risponderà “Feed The Future”, l’evento Time4child in programma dall’11 al 15 novembre 2021.

Pensato per essere un luogo di incontro tra ragazzi e ragazze per permettere il racconto e lo scambio di storie, esperienze e saperi che possono fare la differenza nelle loro scelte di vita, studio e lavoro, Time4child 2021 sarà un percorso di conoscenza del cibo e, attraverso la metafora del nutrimento, del presente.

È il nutrimento, infatti, il tema intorno al quale si svilupperà l’evento: perché per dare forza al futuro, nostro e soprattutto dei ragazzi, è fondamentale nutrire tutte quelle aree che sono centrali nel funzionamento della società.

Come? Mettendo a disposizione dei giovani gli strumenti necessari a leggere il futuro e orientarsi con informazioni corrette, sviluppando pensiero critico e senso di responsabilità.

Ecco allora che Time4child affronterà il nutrimento declinandolo in 4 macroaree tematiche:

SALUTE. Nutrire il nostro corpo è il primo passo per nutrire la salute di esso. L’alimentazione può infatti essere fattore chiave sia per lo sviluppo di alcune malattie che per la longevità, oltre che un potente mezzo per la prevenzione di tumori e patologie metaboliche e cardiovascolari.
MENTE. Nutrire la mente, con cultura e informazione, è una attività fondamentale per sviluppare apertura mentale e comportamentale, favorendo quindi il contatto tra culture, patrimonio delle civiltà. Ed è ciò che al giorno d’oggi segna la linea di confine tra povertà e ricchezza, salute e malattia, legalità e crimine, adolescenza e vita adulta.
SOSTENIBILITÀ. Il nutrimento del nostro pianeta in risposta ai cambiamenti climatici, all’aumento della popolazione, alla transizione verso nuove forme energetiche, alla riduzione di risorse essenziali come acqua e terre coltivabili, alla diffusione di tecniche innovative in agricoltura. Un binomio essenziale per il futuro delle nuove generazioni che intreccia scienza, morale, politica ed etica dei comportamenti.
DIRITTI. Nutrire la nostra società significa passare innanzitutto per l’area dei diritti, che devono essere conosciuti e compresi a fondo per poi essere diffusi ed essere sostenuti con azioni di concreto rispetto e tutela. A partire da una delle più gravi emergenze sociali del tempo, il femminicidio, sono tanti invece i diritti ancora violati. Time4Child parlerà di violenza e di rabbia, ma anche di comprensione e cura, protezione delle vittime e prevenzione nei possibili aggressori.
Se anche tu vuoi diventare un partner nel nostro viaggio e scoprire di più scrivi a info@time4child.com oppure chiama il numero verde 800178717.

Dall’11 al 15 novembre ne discutiamo insieme!

Non si è mai troppo giovani per difendere il mare

Intervista a Enrico Salierno, vicepresidente di Sea Shepherd Italia su come le nuove generazioni possono fare la differenza per il Pianeta e i suoi Mari.

Dopo l’uscita del documentario Seaspiracy, molte persone hanno iniziato ad interrogarsi (e interrogarci) sul futuro degli Oceani. Purtroppo, la situazione degli Oceani (ma anche del mar Mediterraneo), non è buona. Gli Oceani stanno male, anzi, molto male. Si stima che il mar Mediterraneo sia il mare più sovrasfruttato al mondo.

Cosa significa?

Vuol dire che al ritmo attuale, nell’arco di trent’anni, non avremo più pesce a disposizione.

Ma a disposizione di chi?

Riprendiamo le parole del capitano Alex Cornelissen, CEO di Sea Shepherd, che proprio in occasione dell’uscita di questo documentario ci ha invitato a riflettere sul rapporto tra noi ed il Mare. Le creature che abitano i Mari continuano ad essere considerate come oggetti a disposizione del genere umano. Le specie di pesci vengono chiamate “stock”, come se si trattasse di merci e non di essere senzienti. L’estrazione, ma potremmo dire il furto, di forme di vita dal Mare viene descritta come “raccolta”. Le quantità di pesce ed altre creature sono misurate in peso invece che in singoli organismi. Tutte le specie vengono chiamate semplicemente “pesce”. E, infine, ci hanno inculcato a lungo il mito che i pesci non sentano dolore.

È tutto perduto, quindi?

No, affatto. Tutti noi, e soprattutto i più giovani, possiamo fare qualcosa di concreto, proprio ora, per cambiare il futuro del Mare (e del Pianeta). Chi sta leggendo questo testo, forse senza rendersene conto, sta già facendo qualcosa per i Mari: si sta interessando a loro.

Ed è proprio da questo interessamento che può nascere la spinta a collaborare con Sea Shepherd Italia o con altre associazioni che si occupano di tutelare i Mari ed i loro abitanti.

Che età hanno i volontari di Sea Shepherd?

I volontari della nostra associazione sono di molte fasce di età diverse, ma i più giovani rappresentano una fetta importante. E non si è mai troppo giovani per aiutare il Pianeta ed i suoi Mari! Tutti possiamo fare la nostra parte: possiamo condividere le informazioni sulla protezione dell’ambiente, raccogliere un rifiuto in spiaggia (anche se non è il nostro) o provare a ridurre l’uso di plastica e di oggetti usa e getta.

Qual è il rapporto con le Istituzioni?

Dicono però che l’unione faccia la forza: le associazioni come Sea Shepherd riescono a fare la differenza, perché possono collaborare con le istituzioni o con altri gruppi. Il rapporto con le istituzioni, d’altronde, è molto importante, come dimostra la nostra esperienza con il Ministero dell’Ambiente, con la Guardia Costiera o le Capitanerie di Porto, non solo in Italia. Far rispettare la legalità è il primo e importantissimo passo per difendere concretamente i Mari e può diventare un modo per portare l’attenzione su temi che, magari e fino a quel momento, non erano stati considerati dalle leggi in vigore.

Qual è il messaggio di Sea Shepherd a studenti e studentesse di oggi?

Anche le grandi associazioni però sono fatte di singoli individui e tutti, ma proprio tutti, possono contribuire alla difesa dei Mari ed in moltissimi modi. È possibile donare un po’ del proprio tempo, svolgere attività di pulizia delle spiagge o dei fondali, effettuare donazioni, partecipare ad eventi, diffondere post e notizie (incluso questo articolo!), leggere, informarsi e provare ad essere una piccola parte di quel cambiamento che siamo convinti non solo sia necessario, ma sia davvero possibile.

Chiunque sia arrivato a leggere fin qui, ha già iniziato a fare la sua parte. Continuiamo?

Per scoprire di più sul mondo di Sea Shepherd, visita il sito www.seashepherd.it

 

Time4child: il focus 2021 sarà cibo e nutrimento

Dall’11 al 15 novembre 2021 l’evento si focalizzerà sul significato dell’alimentazione per corpo e mente, sostenibilità e ambiente

Il rapporto con il cibo, la cultura e la produzione di esso, sarà la chiave di lettura dell’evento 2021 di Time4child, l’appuntamento pensato per far incontrare studenti e studentesse con le storie, le esperienze, i saperi che possono fare la differenza nelle loro scelte di vita, studio e lavoro.  Far incontrare i giovani con ricercatori, volontari, medici ed esperti nei vari campi dell’attività umana significa, infatti, fornire loro gli strumenti per costruire il loro futuro.

Assieme ad aziende Sponsor ed Enti patrocinatori Time4child 2021 parlerà, perciò, di salute (il cibo come fonte di benessere); mente (gli alimenti che fanno bene alla nostra psiche), sostenibilità (come tutelare il pianeta attraverso l’alimentazione); e diritti (azioni per diminuire il fenomeno della fame nel mondo).

Gli appuntamenti si alterneranno tra offline, in presenza, e online toccando, tra gli altri, temi come:

  • Importanza del rapporto genitori-figli nell’approccio di questi ultimi con il cibo, soprattutto nel passaggio dall’infanzia all’adolescenza
  • Tendenze più comuni e diffuse, come la passione per il junk food e la sua smaniosa condivisione sui social
  • Tematiche inedite, come il cibo creato con stampanti 3D, nuova frontiera dell’alimentazione e finestra sul futuro

Il cibo nelle sue varie sfumature per la salute della persona, l’economia e l’ambiente sarà, perciò, un tema importante per l’edizione 2021 di Time4child, ma non concluderà il novero delle occasioni di approfondimento.

Dal cibo, infatti, nascerà la metafora del nutrimento, nell’ottica della quale verranno immaginate declinazioni per ogni singola area di Time4child per arrivare, infine, al concetto di nutrimento per la nostra società, un posto dove non dovrebbero esserci differenze di genere, in nessun ambito, bensì armonia e parità (Diritti).

11 al 15 novembre 2021: segnatelo già in agenda.

Se anche tu vuoi diventare un partner nel nostro viaggio e scoprire di più scrivi a info@time4child.com oppure chiama il numero verde 800178717 e ne parleremo insieme!

Time4child lancia “Feed the future”

Dal 11 al 15 Novembre il nuovo evento 2021 parlerà di nutrimento a 360 gradi sia digitalmente che con spin-off fisici.

Time4child non si ferma mai, e non vediamo l’ora di tornare a discutere con professori, istituzioni, scuole e cittadini dei temi più cari a tutti noi per il futuro dei ragazzi. È con grande entusiasmo, perciò, che annunciamo il nuovo evento per il 2021: dall’11 al 15 novembre si terrà Feed the Future, sarà sia in forma virtuale che con spin-off fisici in diverse città italiane.  

A guidare il percorso di scoperta per giovani e famiglie sarà il concetto di nutrimento che spazia dalla mente al corpo, dalla società all’ambiente. Informazione, buone pratiche, esperienze reali attraverseranno l’evento 2021 per raggiungere studenti e studentesse con le informazioni che possono avere un impatto nelle scelte di studio, lavoro, vita e salute.  

Nutrimento futuro si muovono di pari passo, attraversando i pillars che costituiscono la mission di Time4child. Quattro li avete già conosciuti: mente, cibo, salute e sostenibilità. Quest’anno si aggiungerà una quinta area tematica: quella dei diritti. Non è possibile, infatti, immaginare il futuro senza pensare alle lotte fatte e ancora da fare per costruire una società ed un pianeta governato dai valori della parità, dell’uguaglianza, del rispetto e della tolleranza. 

Ecco i valori dai quali partirà la ricerca di Feed the Future spaziando trasversalmente tra discipline, orizzonti e ambiti di approfondimento diversi.   

Qualche esempio? Si parlerà di quali cibi “nutrirsi” per abbattere il rischio di tumori e malattie croniche, quindi, e di come produrli in maniera sostenibile, ma anche di cosa può essere considerato “nutrimento” per la persona e la società oltre la semplice ‘pietanza’. Cultura, società, scuola, mondo del lavoro: la nostra riflessione si muove in maniera trasversale ed attuale. Ecco perché quest’anno verrà presentata la nuova area tematica dei diritti: a nutrire il futuro da costruire assieme alle nuove generazioni saranno, infatti, i diritti, la parità, la fine della violenza di genere, la lotta per i diritti universali, i valori della tolleranza, dell’inclusione e della valorizzazione delle differenze.  

Questi saranno gli ingredienti del futuro al quale Time4child vuole contribuire mettendo in contatto giovani e famiglie con i portatori di esperienza e di visione: medici, attivisti, testimoni, grandi aziende ed istituzioni. 

Ecco il perché di “Feed the future”: mettendo in comune le storie e i saperi è possibile fare la differenza, aiutando le nuove generazioni a costruire il loro percorso. 

Curiosi? Continuate a seguirci tramite i nostri canali social, la newsletter e il nostro sito per scoprire quali grandi sorprese vi aspettano a novembre!