Skip to content

Roma: avviato il percorso del Piano Sociale

Partecipazione, programmazione e prossimità, le parole chiave della nuova regolamentazione che verrà redatta con i Municipi e che la Giunta vuole co-creare con le associazioni del territorio e il Terzo Settore.

Un piano sociale rappresenta un insieme coordinato di politiche e iniziative mirate a migliorare la qualità della vita e il benessere di una comunità. È uno strumento cruciale per affrontare le sfide sociali, promuovere l’inclusione e garantire che nessun individuo o gruppo sia lasciato indietro.

É stato, recentemente, inaugurato il percorso del Piano Sociale cittadino di Roma Capitale da parte del Sindaco, Roberto Gualtieri, e dall’Assessora alla Politiche Sociali e alla Salute, Barbara Funari, nella Protomoteca del Campidoglio.

Il Piano Sociale è incentrato su tre parole chiave: partecipazione, programmazione e prossimità, sostantivi che promuovono la vicinanza alle problematiche cittadine per basare le prossime azioni politiche con la cooperazione dei Municipi di Roma e della Facoltà di Scienze Sociali dell’Università Roma Tre.

In una società colpita da nuove tipologie di povertà aggravate dalla pandemia, l’obiettivo principale è migliorare la vita a Roma e soprattutto quella di chi è più fragile: “È nelle città che le diseguaglianze si manifestano e si possono contrastare con azioni locali, che vorremmo fare co-progettate – ha dichiarato l’Assessora Funari –. L’ambizione di un Piano è di incidere nella vita quotidiana delle persone, disinnescare le micce dell’odio e promuovere forme di convivenza”.

Nove i punti di sviluppo del Piano che prevede di:

1. potenziare le azioni di sistema e la rete dei servizi;

2. garantire i livelli essenziali delle prestazioni;

3. curare a domicilio;

4. contrastare marginalità sociale, povertà estrema, nuove povertà, isolamento e solitudine;

5. rimettere al centro le nuove generazioni con servizi per minori, famiglie e neomaggiorenni;

6. rafforzare il sistema di accoglienza;

7. facilitare l’accesso ai servizi e la partecipazione dei migranti;

8. pensare la città con e per i disabili;

9. promuovere nuove politiche inter-assessorili.

Per il Sindaco Gualtieri “il Piano Sociale costituisce una risorsa preziosissima per la città. È una sfida ambiziosa. Non partiamo da zero ma dal lavoro che abbiamo cercato di portare avanti dal primo giorno. Tutti i cittadini di Roma hanno gli stessi diritti e devono essere considerati persone che non sono mai un problema ma sempre una risorsa. Integrare il fragile aiuta l’intera città a stare meglio ed essere più solidale. Per farlo vogliamo lavorare sulla partecipazione e sull’ascolto del Piano con il Terzo Settore“.

“Continueremo a lavorare per rimuovere le barriere materiali e immateriali che escludono ancora tante persone con disabilità, per una migliore applicazione delle Legge sul Dopo di noi e stiamo costituendo un Osservatorio per la disabilità che insieme a quello per la mobilità cercherà di non lasciare indietro nessuno – ha aggiunto la Presidente della Commissione Politiche Sociali e della Salute Nella Converti –. Servono più fondi per assumere assistenti sociali e promuovere politiche di welfare soprattutto in quelle zone della città in cui, anche a causa della sostanziale soppressione del reddito di cittadinanza, rischiamo che la risposta venga data dalle mafie. E, sempre nel segno della prossimità, dovremo lavorare per l’inclusione dei cittadini stranieri in senso esattamente opposto alle politiche discriminatorie che si stanno portando avanti, contrastando gli effetti deleteri della costruzione di ulteriori strutture detentive in tutta l’Italia e del depotenziamento del sistema di accoglienza diffusa. Con politiche di prossimità costruiremo il nuovo Piano Sociale della città, una città che accoglie, costruisce ponti e fa ripartire ascensori sociali bloccati da troppo tempo”.

“Questo primo passo nella stesura del Piano Sociale racchiude grandi promesse per una città che sta sperimentando diseguaglianze e contraddizioni sempre più profonde ma che – commenta Raffaella Fonda, Direttrice di Time4Child – serba anche grandi opportunità di inclusione. Ho apprezzato molto il riferimento del Sindaco Gualtieri ad un intervento che non sia solo ‘riparativo’, ma che permetta di creare benessere e relazioni dal basso stimolando il tessuto sociale a ripararsi e creare occasioni di crescita sociale e personale. Per farlo è molto importante, credo, continuare sulla strada della partecipazione. Gli interventi sociali non devono essere astrazioni calate dall’alto ma soluzioni co-create con associazioni e terzo settore in risposta a bisogni individuati dalle persone che li affrontano ogni giorno”.