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Mens sana in corpore sano: l’importanza della salute psicologica per gli adulti del domani

La salute è uno stato completo di benessere fisico, mentale e sociale. Istruire i ragazzi e le famiglie al riconoscimento dell’importanza della salute mentale è un mezzo necessario per crescere adulti sani e soddisfatti.

Il potere della mente è infinito. Tanto grande quando i pensieri sono positivi, tanto distruttivo quando questi sono negativi.

Essere presenti a sé stessi e nelle proprie azioni permette ai ragazzi di crescere sani e confrontarsi con la vita in modo proficuo.

La psicoterapia può essere un valido aiuto nel periodo di crescita, per questo sarebbe fondamentale inserirla nel percorso scolastico affinché le nuove generazioni possano crescere in armonia.

Con noi la Dottoressa Santina Travo, Psicologa, Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psiconcologa.

  • Molto spesso il termine “salute mentale” viene frainteso, poiché, nell’immaginario collettivo può significare tante cose. A livello medico però, cosa si intende per “salute mentale”?

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) la salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non semplice assenza di malattia o di infermità; pertanto, la salute mentale è parte integrante della salute e del benessere generale di una persona.

La salute mentale, come altri aspetti della salute, può essere influenzata da diversi fattori socioeconomici sui quali è necessario agire con strategie globali di promozione, prevenzione, trattamento e recovery.

  • Psicologo e psicoterapeuta: quali sono i compiti principali?

Sia lo psicologo che lo psicoterapeuta sono professionisti della salute mentale ma credo che sia importante fare chiarezza su queste due figure. Lo psicologo è un laureato in psicologia, abilitato alla professione di psicologo. Lo psicoterapeuta è un laureato in psicologia o in medicina, anche esso abilitato alla professione di psicologo ma che si è ulteriormente specializzato con altri quattro anni di studio in psicoterapia. A livello pratico entrambi si occupano di prevenzione del disagio o dei disturbi psicologici, promozione del benessere della persona, miglioramento delle capacità individuali di comprendere sé stesso e gli altri e di comportarsi in maniera consapevole, congrua ed efficace. Lo psicoterapeuta, però, ha degli strumenti in più rispetto allo psicologo, riesce, infatti, anche a curare i disturbi psicopatologici.

– Dopo la pandemia, molti sono i giovani e i giovanissimi che hanno sentito la necessità di intraprendere un percorso psicologico. Questo da cosa è dovuto? Quali sono le maggiori problematiche che riscontrano bambini e adolescenti nel 2024?

Durante e dopo la pandemia, c’è stato un aumento del disagio psicologico in tutte le fasce di età, bambini, adolescenti, adulti e anche molti anziani. Questo si riscontra sia dall’incremento del numero delle richieste di sostegno psicologico, sia dal maggior consumo di psicofarmaci. Sono molte, infatti, le persone che a seguito della pandemia hanno iniziato ad assumere ansiolitici, sonniferi e antidepressivi, mentre chi già faceva uso di questi farmaci ne ha incrementato il dosaggio. 

  • Questo da cosa è dovuto?

È dovuto al fatto che stiamo vivendo un periodo di grande incertezza. La pandemia da Covid-19, le guerre, le conseguenze del cambio climatico, alluvioni, siccità, le difficoltà economiche che molte famiglie vivono, sono tutti fattori che hanno un pesante impatto sull’equilibrio psicologico delle persone in quanto creano ansia, angoscia, preoccupazione e incertezza sul futuro. L’essere umano ha bisogno di certezze e quando queste vengono meno una persona entra in crisi, diventa più vulnerabile: ecco perché oggi siamo di fronte ad un aumento di disturbi mentali e di conseguenza ad una maggiore necessità di intraprendere un percorso psicologico.

  • Quali sono le maggiori problematiche che riscontrano bambini e adolescenti nel 2024?

Nei bambini e negli adolescenti c’è un aumento significativo dei disturbi di ansia e degli attacchi di panico, depressione, disturbi ossessivo-compulsivi, abuso di alcol, droghe e gioco online. Sono presenti anche disturbi della condotta alimentare come anoressia, bulimia e binge eating. C’è un forte aumento dell’aggressività sia autodiretta (autolesionismo/cutting), sia eterodiretta con minacce social, cyber-bullismo, risse per strada. C’è sicuramente un’incapacità a tollerare le frustrazioni e a volte si denota un’incuranza e una diffidenza nei confronti degli altri.

  • Salute mentale e scuola: secondo lei è necessario che i ragazzi vengano educati sul tema?

È assolutamente necessario che ci sia un’educazione in termini di salute mentale nelle scuole. Del resto, non dobbiamo dimenticare che la scuola è un luogo frequentato quotidianamente da bambini e adolescenti.

Lo psicologo/psicoterapeuta, in questo caso, si avvicina ai ragazzi con l’ascolto, l’empatia, il rispetto, mostrando interesse autentico e sincero verso le loro problematiche e sostenendoli evitando il giudizio.

– Quali sono i temi necessari da trattare in una scuola per fare prevenzione sulla salute mentale?

I temi da trattare sono veramente molti ma certo alcuni sono più urgenti rispetto ad altri. Tra questi, sicuramente, c’è il riuscire a riconoscere una relazione affettiva disfunzionale allo scopo anche di prevenire maltrattamenti e femminicidi, tematica purtroppo estremamente attuale. Bisogna, inoltre, fare prevenzione sul tema del bullismo, della pedofilia, dei comportamenti sessuali a rischio, incentrarsi sulla prevenzione dei disturbi alimentari, dell’abuso di alcol e delle sostanze stupefacenti.

È necessario insegnare ai ragazzi come gestire la frustrazione, l’aggressività, lo stress. Importantissimo offrire dei training sull’assertività, strategie di coping, promuovere la cultura del rispetto, dell’amore e dell’empatia e del sostegno sociale. Inoltre, al giorno d’oggi è fondamentale promuovere le capacità personali e lavorare sull’autostima.

– Un consiglio per i genitori: quali sono i campanelli d’allarme a cui prestare attenzione per salvaguardare la salute mentale di un ragazzo/a?

I primi campanelli d’ allarme a cui bisogna prestare attenzione sono diversi ma facilmente riconoscibili.

È da prendere in considerazione la poca voglia di andare a scuola, un calo delle prestazioni scolastiche, un atteggiamento di disagio, il tono dell’umore eccessivamente basso, la presenza di crisi di ansia, eccessi di collera, l’isolamento e il comportamento verso il cibo, non positivo sia quando è eccessivo sia quando è scarso. In questi casi è fondamentale confrontarsi con uno psicologo o uno psicoterapeuta.

C’è, però, anche un altro modo che potrebbe aiutarci a salvaguardare la salute mentale dei nostri ragazzi: rendere consapevoli coloro che spesso diventano dei modelli da imitare, come influencer e cantanti, del potere immenso che hanno nell’influenzare sia positivamente che negativamente i giovani.

Va da sé che, se un cantante che nelle sue canzoni utilizza un linguaggio estremamente volgare, parla di gang, armi e soldi facili, il messaggio che passa ai giovani, magari anche involontariamente, è quello di non rispettare l’altro, di essere arrogante e prepotente per arrivare al successo più velocemente rispetto a coloro che seguono la strada del rispetto, della solidarietà e dell’amore.

I bambini di oggi saranno gli adulti di domani, quanto più vivono oggi una situazione di benessere psicologico o malessere psicologico, tanto più avremo degli adulti mentalmente sani o mentalmente disturbati, ecco perché abbiamo il dovere di investire assolutamente sui bambini/adolescenti poiché loro rappresentano il nostro e il loro futuro.

Per entrare in contatto con la Dottoressa Travo:

Mail: santinatravo@libero.it

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