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Il Pavimento Pelvico: come recuperare dopo il parto

In un precedente articolo abbiamo già avuto modo di parlare del “pavimento pelvico”, quell’insieme di muscoli e legamenti che chiudono, nella parte inferiore, la cavità addominale.

La sua funzione è quella di sostenere tutti gli organi pelvici: utero, vescica, uretra, retto e vagina, potenziando anche la capacità sfinteriale .

La cura di questa zona del corpo non va trascurata, né durante la gravidanza, né tantomeno nel post partum. In particolare durante il puerperio, ovvero il periodo tra il parto e il ritorno delle strutture materne alla condizione pre-gravidanza, che dura circa sei settimane. Si tratta di un momento importante e delicato per la neomamma, sia dal punto di vista fisico che psicologico, visti i cambiamenti che subisce il corpo e le grandi emozioni che si vivono.

Durante questo periodo, il pavimento pelvico è una zona del corpo che risulta ancora debole, proprio a causa della gravidanza e del parto stesso, per via delle forze di pressione e di trazione che ha subito (indipendentemente che il parto sia stato naturale o tramite taglio cesareo).

È, quindi, importante evitare gli sforzi che aumentano la pressione addominale per non sollecitare eccessivamente il pavimento pelvico.

“Già dall’immediato post parto si può valutare la salute perineale — spiega la dott.ssa Tania Albertin, ostetrica

alcuni dei sintomi più comuni e sottovalutati di una disfunzione del pavimento pelvico sono la perdita di gocce di urina, l’urgenza di dover andare in bagno, la sensazione di “apertura vaginale”, la difficoltà nel riprendere i rapporti sessuali, l’insorgenza di emorroidi e la stipsi. Visto l’impatto di questi fastidi sulla quotidianità, risolverli significa migliorare la qualità della vita presente e futura della mamma — consiglia l’esperta —. In base alla specifica situazione di ogni donna, è possibile intraprendere percorsi individuali e/o di gruppo per la riabilitazione del pavimento pelvico, in modo da recuperare il benessere di questa parte del corpo. Inoltre, se si decide di riprendere l’attività fisica dopo il parto, è importante conoscere lo stato di salute del nostro pavimento pelvico e affidarsi a un professionista che ci possa aiutare a seguire un percorso di recupero che conduca gradualmente e secondo le singole esigenze al tipo di sport o attività che si desidera tornare o iniziare a praticare” conclude la dottoressa Albertin.

Valentina Paravia