Il messaggio di Sea Shepherd nelle scuole: “Ogni azione conta”
L’incontro con 20mila studenti in 10 anni per raccontare criticità e progressi dell’impegno ambientale in difesa del mare. “Nuove generazioni sempre più consapevoli. Ma bisogna lottare contro il senso di sfiducia. Il nostro messaggio: «Trova la cosa giusta da fare per te. Il tuo impegno, grande o piccolo, farà la differenza»”. Il Progetto è riconosciuto dal MIUR e dal Ministero dell’Ambiente per lo svolgimento delle ore di Educazione Ambientale.
Sea Shepherd è un’organizzazione internazionale per la conservazione degli oceani, la cui missione è fermare la distruzione dell’habitat naturale e il massacro delle specie selvatiche. L’associazione è l’unica in Europa a vedersi riconosciuta un’autorità pubblica: quella di guardie ittiche, per proteggere le riserve marine e porre un freno allo spopolamento dei bacini di pesca e all’uso di equipaggiamenti illegali che distruggono l’ecosistema marino.
Sea Shepherd Italia ha una lunga tradizione di presenza a fianco della scuola per raccontare i progressi, rischi e criticità della difesa dell’ambiente marino e, dal 2010, ha incontrato più di 20mila studenti e studentesse: una media di circa 1500 all’anno.
Insegnanti e studenti possono richiedere percorsi didattici – anche ad hoc – dedicati alle scuole elementari, medie e superiori, e focalizzati sull’inquinamento, il recupero e le campagne di tutela dell’ambiente acquatico nel Mediterraneo e nel mondo. Time4Blog ha intervistato Silvia Di Paolo e Serena Negroni del Dipartimento Scuole Sea Shepherd Italia Onlus.
Che percorsi didattici offrite?
Ci concentriamo sulla tutela e la salvaguardia della fauna marina del Mediterraneo, minacciata da inquinamento, pesca indiscriminata e altre azioni di origine antropica che minacciano la distruzione dell’habitat.
Il Progetto Scuole Sea Shepherd si propone, attraverso programmi differenziati per fasce di età, di sensibilizzare le nuove generazioni a uno stile di vita più attento e consapevole, sottolineando l’importanza dell’interdipendenza ecosistemica con l’ambiente e tra tutte le specie.
Le argomentazioni trattate sono coerenti con gli obiettivi di sviluppo sostenibile individuati dall’ONU, con riferimento in primo luogo ai punti 12, 13, 14 e in stretta connessione con i punti 2, 11, 15. Il Progetto è riconosciuto dal MIUR e dal Ministero dell’Ambiente per lo svolgimento delle ore di Educazione Ambientale e prevede collaborazioni sull’intero territorio nazionale con scuole di ogni ordine e grado.
Spesso gli insegnanti ci chiedono percorsi più specifici, come focus sull’inquinamento della plastica o la protezione di specifiche specie animali. Affrontiamo queste tematiche partendo dal problema e analizzando l’azione di Sea Shepherd in risposta.
Potete fare qualche esempio dei materiali didattici?
Utilizziamoslide a integrazione degli incontri costruite con il supporto del dipartimento Grafico di Sea Shepherd, che si occupa della produzione dei materiali per la pubblicazione. Gli argomenti principali di approfondimento sono le minacce dell’inquinamento e le campagne per la salvaguardia di specie specifiche come cetacei o tartarughe. Ma l’esposizione ‘frontale’ è solo una parte dell’attività, ed è sempre completata dal coinvolgimento attivo di studenti e studentesse, come nel caso del ‘diario dei rifiuti’, nel quale si chiede ai partecipanti di prendere nota di tutte gli oggetti in plastica utilizzati e gettati in una settimana. Altre attività comprendono lavori manuali come il riciclo creativo o letture animate ed interattive della ‘Balena Viola’.
Qual è la durata dei percorsi di Sea Shepherd nelle scuole?
La natura e la durata delle attività viene definita in collaborazione con gli insegnanti in funzione delle esigenze dell’istituto e delle aree di interesse: la proposta può limitarsi a un incontro in aula o prevedere un ciclo di approfondimento più esteso. È, inoltre, possibile organizzare attività interattive e uscite didattiche a integrazione delle lezioni.
Come è possibile per una scuola contattarvi?
Dal sito di Seasheperd: https://www.seashepherd.it/scuole-sea-shepherd/; o scrivendo direttamente a progettoscuole@seashepherd.it.
Il Dipartimento Scuole le metterà in contatto con i numerosi volontari sui territori.
Qual è la risposta degli studenti alle informazioni che fornite loro?
Incontriamo ragazzi e ragazze che capiscono subito, che empatizzano molto con la causa e il problema e si capisce con le domande che fanno che è una cosa che sta loro a cuore. Altre classi sono più scettiche. In generale, però, possiamo dire che la sensibilità sta crescendo esponenzialmente nelle nuove generazioni di adolescenti e pre-adolescenti per i quali la crisi ambientale è un tema che scuote la coscienza. Molto più di solo una decina di anni fa. La risposta, perciò, cambia da classe a classe e da insegnante a insegnante, ma è sempre più attenta e consapevole. Anche gli insegnanti, che appartengono a generazioni precedenti, si sentono in dovere di affrontare i temi dell’inquinamento e dell’ambiente con crescente attenzione.
Qual è l’essenza del vostro messaggio? Cos’è che è davvero importante trasmettere e che fa la differenza?
L’obiettivo del Progetto Scuole è quello di contribuire, costruendo collaborazioni continuative con gli istituti e raggiungendo ogni anno un numero maggiore di studenti, a creare nelle nuove generazioni la motivazione all’impegno per la sostenibilità e incoraggiare la proattività nella ricerca di soluzioni alle problematiche ambientali. Se da una parte studenti e studentesse sono più sensibili e partecipi, dall’altraabbiamo individuato un elemento di rassegnazione e sfiducia, come se avessero persole speranze che le nostre società saranno in grado di affrontare efficacemente laquestione climatica. Quando si entra in classe la relazione che si instaura è personale,umana, e il nostro messaggio più forte è: «Ognuno può fare qualcosa e quel qualcosa conta e fa la differenza». Crediamo molto nel valore dell’attivismo come strumento di cambiamento e per questo chiudiamo spesso le attività con una citazione di Margaret Mead: «Non dubitare mai che un piccolo gruppo di cittadini coscienziosi ed impegnati possa cambiare il mondo. In verità è l’unica cosa che è sempre accaduta».
BOX
I NUMERI 2023 DEL PROGETTO SCUOLE
51 volontari attivi in 9 regioni
50 incontri: 40% elementari e infanzia, 40% medie, 20% superiori
3000 studenti raggiunti (+20% rispetto al 2022, 2200 studenti)
I NUMERI DI SEA SHEPHERD
Sea Shepherd Italia: ha attualmente 400 volontari attivi e ha condotto 6 operazioni sul territorio nazionale dal 2010.
Flotta Sea Shepherd: 10 navi (equipaggi di volontari provenienti da tutto il mondo)
Nel 2020 e 2021 rispettivamente sono state introdotte due navi dedicate esclusivamente alla salvaguardia del Mediterraneo grazie al supporto dei sostenitori.